Via la pergola non pagherà il debito alla mafia finanziaria!

February 13, 2012

In questo blog potrete trovare tutti i materiali della campagna “ESPONIAMOCI”; obiettivo di questa campagna è raccogliere il maggior numero di firme in sostegno all’esposto che sarà presentato al tribunale di Pisa lunedì 20 febbraio nei confronti degli speculatori che hanno sottratto illegalmente milioni di euro ai contocorrentisti di alcune delle principali banche italiane, usando la compravendita di alcuni edifici (come quello di via la pergola a Pisa) come operazioni di facciata per giustificare grandi transazioni economiche. Di seguito il testo dell’appello:

 

ESPONIAMOCI!

Via la pergola non pagherà il debito alla mafia finanziaria

Raccolta di firme in sostegno alla denuncia dello “scandalo” bancario della storia dell’immobile di “Via la pergola”

Siamo cittadini, lavoratori, studenti, precari e professionisti che con questo appello vogliamo sostenere con forza la proposta di un esposto alla magistratura che metta in luce le evidenti illegalità e speculazioni che si celano dietro l’immobile di Via la pergola.

Ciò che è emerso ormai pubblicamente è che le palazzine situate in pieno centro storico sono state oggetto di un vero e proprio “scandalo” finanziario, il cui costo sociale ed economico gli stessi protagonisti della speculazione vorrebbero continuare a riversare sulla collettività.

L’attuale proprietà è una società in liquidazione, tale Olivia s.r.l. detenuta dall’imprenditore Cimatti Massimo. Questa società è stata fondata in data 09/11/2005 con un capitale sociale di soli 10.000 euro (il minimo legale per costituire una Società a Responsabilità Limitata), ed è stata sciolta il 15/11/2010, per iniziativa “volontaria”, ovvero ha affidato i suoi beni ad un liquidatore per cercare di ripagare i debiti che ha contratto. Questa società “fantasma”, attraverso un sistema complesso di scatole cinesi della finanza “creativa”, è detenuta dalla società finanziaria Norman 95, fallita lo scorso luglio con 200 milioni di euro di debiti, nonostante la continua elargizione di credito concessa da un pool di banche amiche, in primis il Monte dei Paschi di Siena e Unicredit.

Lo scandalo sta nel fatto che questa società, Olivia s.r.l. controllata occultamente da Norman 95 di Cimatti, appena costituita e senza nessuna garanzia economica, ha chiesto e ottenuto un prestito di dalla MpS e da una società del gruppo Lehman brothers, al fine di trasferire 23 milioni di euro al Banco popolare italiano all’epoca (2005) del “furbetto del quartierino” Fiorani, condannato per vari reati nel tentativo della scalata Antonveneta, e direttamente coinvolto nel capitale di Norman 95 (ma non di Olivia s.r.l.!), assieme ad altri super faccendieri quali il vice-presidente di Unicredit e della Cassa di Risparmio di Alessandria Palenzona. La decina di immobili di cui fa parte “via la pergola” sono stati utilizzati per occultare questi trasferimenti di denaro, indebitando volontariamente le società “fantasma” di Norman, come Olivia s.r.l., poi messe in liquidazione.

Via la pergola” fa parte di una operazione speculativa che ha visto un ingente trasferimento occulto di denaro, e che vede i protagonisti in palese conflitto di interesse tra loro: banchieri che si erogano allegre elargizioni di fidi per i loro particolari interessi, banche che possono erogare finanziamenti agli stessi amministratori, manager o sindaci che abbiano rapporti di dipendenza con le stesse, configurando interessi privati in atti d’ufficio e palesi violazioni alle norme di prudente gestione del credito e risparmio, costi che vengono scaricati nei confronti dei risparmi della clientela ed in quelli di tutta la popolazione, costretta a subire misure di austerità per ripagare i debiti contratti dal sistema e dalle lobby bancarie in questo modo fraudolento.

Per questo chiediamo che venga posta fine alle operazioni di speculazione finanziaria ed immobiliare che hanno come oggetto gli immobili della ex cassa di risparmio di Pisa, oggi finalmente restituiti alla collettività dalle attività sociali e culturali (mensa sociale, studentato autogestito, università popolare) che stanno portando volontariamente avanti numerosi studenti, giovani precari e cittadini residenti della zona.

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